Pubblico il capitolo che ho scritto contenuto all'interno del saggio riguardante il progetto Partecipa.Net e l'E-Democracy che sarà presentato insieme al video documentario durante l'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna nel mese di Giugno 2010.
Il tema che affronto riguarda le problematiche legate al concetto di E-Democracy, argomento facile da trattare solo se non preso seriamente. E' forse questo il suo limite più grande, ovvero la leggerezza con cui moltissime persone parlano di "Cittadinanza Attiva" e "Democrazia Digitale", magari pensando unicamente alla possibilità di fare meno fila in comune stampandosi un documento da casa.
L'E-Democracy è molto più di questo. E' un'esigenza di democrazia. E' una luce nel buio di una società che chiama democrazia (con la D minuscola) il diritto di voto a "scatola chiusa". Sono libero di andare in cabina elettorale e dire destraosinistra. Tutto qui.
Aurelio Saffi, parlando di Democrazia diceva:
« La vita di un popolo non consiste nel diritto di eleggere i propri rappresentanti, ma nell'invogliarli, nel dirigerli sulla via, nel trasmettere loro la propria ispirazione. Nelle piccole repubbliche antiche, il popolo era chiamato a decidere intorno le leggi proposte. Nei grandi Stati moderni, l'associazione deve supplire all'esercizio impossibile di quel diritto. L'opinione del Paese dovrebbe legalmente, normalmente rivelarsi al governo intorno a ogni cosa che tocca i più. »
Mai niente di più lontano da quello che è oggi la democrazia.
Mai niente di più vicino a quello che dovrebbe essere la E-Democracy.
Buona Lettura.
SM
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E-Government & E-Democracy
Quando parliamo di E-Government, parliamo di un tema che coinvolge la Pubblica Amministrazione e che vede lo svilupparsi di un progetto operativo a partire dal 2001, quando ha inizio la prima fase dell'attuazione del progetto di E-Democracy all'interno delle Regioni e degli Enti Locali italiani. Questa fase vede nei primi anni lo svilupparsi di tre linee guida, fortemente correlate fra loro: La promozione di progetti di E-Government volti allo sviluppo di servizi infrastrutturali e servizi finali all'utenza, la definizione di un comune quadro tecnico e metodologico di riferimento e la creazione della rete dei Centri Regionali di Competenza (CRC).
Vengono realizzati ben 134 progetti per lo sviluppo dell'E-Government, di cui 26 nel mezzogiorno. Scopo principale di questi progetti è il raggiungimento della massima erogazione di servizi pubblici in rete alla popolazione ed alle imprese. Concetti chiave per lo sviluppo di E-Government ed E-Democracy in questa fase sono la semplificazione, l'efficienza, la competitività e l'integrazione tra i sistemi locali e nazionali.
La seconda fase dello sviluppo dell'E-Government (ancora in corso) parte nel 2005 e ha come obiettivo principale l'allargamento alla maggior parte delle amministrazioni locali dei processi di innovazione già avviati. Questo tipo di evoluzione viene fin da subito intesa sia per ciò che riguarda la realizzazione di servizi per i cittadini e per le imprese, sia per ciò che riguarda la realizzazione di servizi infrastrutturali all'interno dei territori regionali. In questa seconda fase i concetti chiave diventano la formazione, l'assistenza agli Enti Locali e la Cittadinanza Digitale. È in questo contesto che l'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna decide di realizzare il progetto di partecipazione attiva denominato “Partecipa.Net”.
Partecipa.net e L'Assemblea Legislativa Dell'Emilia-Romagna
Partecipa.net è un percorso formativo rivolto dall'Assemblea Legislativa a studenti e docenti della Regione Emilia-Romagna, che ha come obiettivo finale l'educazione alla partecipazione democratica attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie.
Il progetto ha come punto di partenza la scuola, dove gli studenti (coadiuvati dai docenti) decidono un tema da sviluppare durante l'anno scolastico attraverso l'utilizzo degli strumenti di E-Democracy promossi dall'Assemblea Legislativa (Forum, Sondaggi, Materiale on-lune, Confronto con esperti).
I frutti di questi progetti, vengono in seguito pubblicati sul portale “Studenti&Cittadini”, dando la possibilità ai ragazzi di avere un riscontro osservabile di quanto fatto in classe. Un primo importante risultato che emerge da questo lavoro scolastico è dato dalle iniziative che emergono all'interno delle classi. I ragazzi coinvolti infatti, diventano veri cittadini attivi sul territorio, promuovendo progetti che evidenziano problematiche spesso tralasciate dai media nazionali e locali.
In aggiunta ai progetti scolastici, viene concretamente reso possibile un incontro fra studenti e classe politica regionale attraverso riunioni nel territorio e in Assemblea Legislativa. Tali momenti hanno la funzione di realizzare un vero e proprio scambio di esperienze, dando da una parte l'opportunità ai dirigenti regionali di venire a contatto con problematiche altrimenti difficili da osservare e, contemporaneamente, rendendo possibile un avvicinamento da parte dei giovani alla vita della Pubblica Amministrazione.
Ultimo, ma non meno importante aspetto del progetto Partecipa.net riguarda l'estensione al contesto europeo attraverso interazioni in lingua inglese e francese fra istituti italiani ed europei.
Partecipa.Net visto da una prospettiva diversa
In aggiunta a tutto questo, durante l'anno accademico 2009/10, l'Assemblea Legislativa in collaborazione con l'Università di Bologna, realizza un progetto laboratoriale di giornalismo civico-multimediale durante il quale viene osservato da una prospettiva “esterna” il progetto Partecipa.Net e le tematiche riguardanti la partecipazione democratica ad esso collegate. L'intento è quello di raccogliere una documentazione dei risultati del progetto attraverso filmati, articoli ed interviste pubblicate on-line e presentate in Assemblea Legislativa. Questa collaborazione fra UNIBO e Assemblea Legislativa, porta in dote una raccolta di materiale senza precedenti e un reportage che riesce a riassumere in modo esauriente i punti chiave del progetto.
Tutte queste iniziative hanno il merito di portare la regione Emilia-Romagna in prima linea sul fronte dello sviluppo dell'E-Government, nonostante le notevoli difficoltà che questo tema richiede per essere affrontato.
Il Difficile Tema della partecipazione attiva
Come già accennato, l'iniziativa dell'Assemblea Legislativa si inserisce nel Piano d'Azione E-Government del ministro per l'Innovazione e le Tecnologie – MIT con l'obiettivo di incoraggiare, rafforzare e stimolare la partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche.
Il tema della partecipazione attiva però, porta con se una serie di problematiche che attraverso le azioni territoriali trovano risposte incomplete. Soprattutto, è necessaria un'analisi del vero valore aggiunto che l'organizzazione di una cittadinanza attiva porta alla vita pubblica e all'azione amministrativa. È questo un tema sul quale non abbiamo una consapevolezza condivisa, con il conseguente rischio che le istituzioni amministrative tendano ad avere una visione riduttiva di questo valore aggiunto. La prima domanda che il concetto di E-Government dovrebbe andare a rispondere infatti, è proprio questa: “Perché lo facciamo?”. Una delle motivazioni che vengono spesso associate a questo tema è quella della risposta “neo-democratica”, ossia una rielaborazione teorica e pratica del concetto di democrazia in risposta alla “crisi di democrazia” della nostra società. Siamo quindi davanti ad un tema che cerca di rispondere ad un'esigenza di democrazia. Un nuovo modo di pensare processi decisionali all'interno della pubblica amministrazione attraverso l'utilizzo di strumenti di E-Democracy capaci di realizzare una vera e consapevole cittadinanza attiva.
La Cittadinanza Attiva è un concetto usato spesso come sinonimo di “cittadini che partecipano alla vita delle istituzioni pubbliche”. Questo concetto in realtà, esprime qualcosa di più specifico e contiene in se l'esercizio di una responsabilità di cittadinanza dentro lo spazio pubblico. È il contributo della cittadinanza all'ampliamento e alla qualificazione della vita politica. È una fondamentale espressione della sovranità popolare.
Osservando la realtà delle cose però, ci troviamo davanti ad una situazione radicalmente diversa a quella utile al raggiungimento di questi obiettivi. La situazione è desolante, e le cause sono da ricercarsi principalmente nelle trasformazioni sociali del nostro tempo e, soprattutto, nella mancanza di una riforma delle istituzioni politiche. Tutto questo ci porta alla constatazione che progetti come quello portato avanti dall'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna hanno sicuramente ottimi risultati e prospettive, ma soffrono inesorabilmente una sorta di isolamento dato dalla mancanza di sinergie all'interno dello spazio pubblico. In altre parole, se è vero che la scuola attraverso questo tipo di progetti ottiene sensibilizzazione e risultati, è altrettanto vero che essa da sola non può rispondere in modo completo ad un tema come quello dell'E-Government, che invece richiederebbe lo sforzo e la riorganizzazione dell'intero apparato politico ed amministrativo. Lasciati a se stessi, progetti come questo non sono altro che buoni esercizi di cittadinanza attiva, senza però essere veri punti di partenza per qualcosa di più ampio.
La mancanza di una vera prospettiva futura di cambiamento nel sistema decisionale politico, che abbia al centro del suo sviluppo il tema della Cittadinanza Attiva, limita in modo concreto uno degli effetti più visibili ed importanti che questo tema potrebbe sviluppare. Ovvero l'allargamento e la qualificazione dello spazio pubblico. Lo spazio pubblico è da intendersi come un ambiente politico dove si esprimono tutti i soggetti, individuali e collettivi, che cercano riconoscimento ed esercitano responsabilità di cittadinanza. È quindi anche quella dimensione della cosa pubblica dove lo Stato e le espressioni di cittadinanza attiva stabiliscono relazioni dinamiche di diversa natura, con lo sviluppo di relazioni di conflittualità o di cooperazione. Azioni di questo tipo, legate a progetti di cittadinanza attiva non possono prescindere dalla presenza di un'azione amministrativa attenta e democraticamente attiva.
Ci troviamo così a riflettere sulla dimensione regionale dello spazio pubblico. Dimensione che grazie alle sue funzioni di delibera e di governo, vede la sua importanza crescere in maniera esponenziale nel tempo. In questa prospettiva, l'azione amministrativa dello spazio pubblico, dove le istituzioni rappresentative e amministrative esercitano la loro responsabilità, deve vedere un'assunzione di responsabilità, stabilendo luoghi e procedure di comunicazione e di integrazione con la cittadinanza. Quindi, sia progetti di partecipazione attiva come Partecipa.Net che iniziative rivolte alla cittadinanza fuori dall'ambiente scolastico.
In conclusione, è fondamentale che in futuro si osservi un ripensamento strategico sul tema della E-Democracy e dell'E-Government, in modo da riuscire a portare un sempre più alto numero di cittadini verso progetti di cittadinanza attiva come già si sta facendo per le scuole attraverso il progetto Partecipa.Net. In caso contrario, l'esigenza democratica del paese, resterà insoddisfatta.
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