domenica 20 novembre 2011

Internet sul monte Titano. Intervista di David Oddone a Stiven Muccioli


L'Informazione di San Marino

"Il professionista di internet è diverso dal giornalista classico, gli utenti ti giudicano"

Parla il direttore di Libertas.sm Stiven Muccioli: "Il web non farà scomparire la carta stampata. I giornali del Titano parlano la lingua del Paese"

David Oddone

Internet sta diventando sempre più il punto di riferimento per chi vuole essere informato in diretta di ciò che accade. Ma quello che si legge in rete è attendibile? E la carta stampata è destinata a morire? Chiunque può improvvisarsi giornalista con mouse e pc? Questo ed altro lo abbiamo chiesto a chi è addentro alla questione, il direttore di Libertas.sm Stiven Muccioli.

Direttore, qual è secondo te il ruolo di internet nell'informazione? “Internet negli ultimi anni ha letteralmente rivoluzionato il mondo dell'informazione ed in particolare il ‘come’ le persone si informano. La rete dà la possibilità - storicamente senza precedenti - di pescare le informazioni e le notizie che ci interessano in un lago enorme. Questo rende le persone più libere. Oltre a questo, il web ha spezzato la barriera che divideva ‘il mondo degli esperti’, dal mondo della gente comune, dando la possibilità di interagire, commentare e condividere con altri le informazioni che troviamo. Internet è informazione e conoscenza”.

I sammarinesi usano internet? “Come osservato in un mio articolo qualche tempo fa, la Repubblica di San Marino ha caratteristiche che la distinguono dal resto dell'Europa. Una ricerca del 2006 racconta che il 40% dei sammarinesi usa internet per informarsi. Oggi la percentuale è sicuramente più alta e, più in generale, l'utilizzo della rete è diventata pratica comune quasi in ogni casa”.

Qual è il "profilo" dell'utente medio che utilizza Libertas. sm? “Libertas.sm è a tutti gli effetti un vero e proprio punto di riferimento quotidiano per diverse migliaia di utenti. Copriamo interamente l'area di San Marino e di Rimini, ma è aumentato l'interesse anche da parte di città come Cesena, Forlì e Bologna, senza scordarci del numero enorme di visitatori provenienti da Milano, Roma e dai paesi anglosassoni, ad esempio Stati Uniti e Inghilterra. L'utente medio ha un'età compresa fra i 25 e i 45 anni e dimostra un interesse forte per il nostro sito, restando collegato mediamente più di 10 minuti al giorno”.

Internet e diffamazione. Non credi che siano necessarie norme più severe per chi scrive in rete? “Rispettare le opinioni e dare libertà di parola a chiunque sia riconoscibile è uno dei capisaldi dello sviluppo dell'informazione su internet. Quello che è veramente da evitare è la censura preventiva. Per quanto ci riguarda, quando ci viene chiesto di modificare una notizia perché potrebbe ledere l'immagine di qualcuno diamo la possibilità di inserire all'interno della notizia stessa una replica, creando un dialogo on line e soprattutto, mantenendo fede alla nostra missione di divulgatori di informazione. In questo modo abbiamo sempre risolto ogni problema. La parola d'ordine è sempre ‘Rispetto della libertà di espressione e di pensiero’”.

Parliamo un po' di Facebook. E' diventato una tribuna politica? “Facebook è un social network, già di per se quindi è una tribuna. Una grande piazza dove la gente si incontra per discutere di tanti argomenti. Ovviamente anche di argomenti politici. E' normale”.

In futuro il web farà scomparire la carta stampata? “Non credo. I giornali, così come i libri, hanno una loro funzione precisa, che è radicalmente diversa da quella di internet. Quello che invece sta già succedendo, è un ‘cambiamento’ nel modo di fare giornalismo sulla carta stampata. I quotidiani secondo la mia opinione saranno sempre più improntati ad affermare una linea editoriale riconoscibile. E' per questo che i lettori continueranno sempre a seguirli e a leggerli. Ed è giustissimo”.

L'informazione on-line dovrebbe rimanere gratuita o essere a pagamento? “L'informazione on line nasce gratuita e deve rimanere gratuita. E' la natura stessa di internet. Ogni altra scelta non può che essere deleteria. Basti guardare ai desolanti dati di acquisto dei giornali on line a pagamento, anche a livello nazionale italiano. Ed è ovvio. Internet dà la possibilità di scegliere, e perché dovrei decidere di pagare per quello che da qualche altra parte posso avere gratis? Se Google o Facebook fossero stati a pagamento non sarebbero diventati quello che sono oggi. La chiave del successo del web è la pubblicità. La vera grande innovazione economica è questa: pubblicità efficace, economica e controllata”.

Difficoltà di verificare le fonti nel calderone del web. Cosa ne pensi? “Pensiamo a Wikipedia, la più grande enciclopedia della storia dell'uomo. In passato è stata messa sotto accusa proprio perché spesso le fonti non sono autorevoli o attendibili. Jimmy Wales, il fondatore del sito, rispose che la natura aperta della rete (e di Wikipedia) consentono a tutti gli utenti di contestare, commentare o modificare i contenuti. E' questa la risposta giusta. Se una fonte non è corretta o non autorevole, la condivisione on line fa in modo che esperti e utenti possano contestare, cambiare e verificare. E' un sistema che si auto controlla perché tutti possono essere produttori di contenuti e allo stesso tempo controllori”.

Informazione su internet. Dovrebbe essere in mano ai professionisti o chiunque può improvvisarsi giornalista?“Come in tutti i mestieri del mondo, qualità esperienza e competenza sono determinanti. E' un lavoro molto diverso dal giornalista ‘classico’. Sono gli utenti a giudicarti e a seguirti o non seguirti. Non pagano nulla e di conseguenza non si sentono vincolati in nessun modo. E' un mondo in continua evoluzione che richiede un aggiornamento costante e un confronto quotidiano con il pubblico. Non è sicu ramente un mestiere che si può improvvisare”.

Qual è la tua opinione sulla carta stampata sammarinese? E' all'altezza dei giornali italiani? E la tv di Stato?“Credo che l'informazione a San Marino sia molto diversa da quella italiana. Soprattutto quella dei giornali locali, rivolti al pubblico sammarinese. Siamo un paese molto piccolo, e ovviamente i toni e gli stili di comunicazione sono diversi rispetto ad un quotidiano nazionale italiano o ad un giornale regionale. Sono convinto che i quotidiani sammarinesi siano molto bravi a parlare la stessa lingua del paese in cui sono inseriti. Per quanto riguarda la Tv di stato, il discorso è differente, dato che è rivolta anche ad un pubblico ‘esterno’. Quindi getta uno sguardo anche fuori dai confini sammarinesi, interessandosi delle vicende italiane ed internazionali. Non è un male. E' un indirizzo diverso.

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